8 films du CDCCParis au Festival Il Cinema Ritrovato (Bologne, 2018)

I. Présentation du programme LA RINASCITA DEL CINEMA CINESE (1941-1950) / The Rebirth of Chinese Cinema (1941-1950), dans le Catalogue.

II. Présentation du CDCCParis dans la « leçon de cinéma », le 28 Juin 2018:

http://festival.ilcinemaritrovato.it/en/evento/la-rinascita-del-cinema-cinese-1941-1951/

I vecchi film cinesi sono raramente proiettati e scarsamente conosciuti al di fuori della Cina, e dobbiamo ringraziare la Cineteca di Bologna per questa iniziativa. La selezione è stata difficile. Alla fine si è deciso di scegliere otto film girati tra il 1941 e il 1951. Furono, questi, anni difficili della storia cinese: a un decennio di occupazione giapponese seguirono quattro anni di guerra civile. Quasi tutti i film sono con- temporanei di Jiafeng Xuhuang (False fenici, 1947), del quale esiste un’unica copia restaurata di recente a Bologna. Il pe- riodo compreso tra il 1945 e il 1951 coincise con la rinascita del cinema cinese, poiché durante l’invasione giapponese la produzione cinematografica si era quasi completamente arre- stata. Dopo la guerra Shanghai riacquistò un ruolo di primo piano nella produzione cinematografica. Malgrado le diffi- coltà materiali e l’instabilità politica, gran parte degli studios fu in grado di riaprire i battenti e il cinema cinese entrò in una fase di rinascita vivendo una vera e propria esplosione di creatività. Furono realizzati molti dei cosiddetti film progres- sisti, che descrivevano le sofferenze della guerra e i problemi della vita quotidiana dopo la resa dei giapponesi con un toc- co di neorealismo, come il cinema italiano del dopoguerra. La scelta di Tieshan Gongzhu (La principessa dal ventaglio di ferro) e di Wu Jiaqi (Matrimonio rimandato) può sembrare strana ma è ben motivata: si tratta rispettivamente del primo lungometraggio d’animazione cinese e di un film realizzato a Hong Kong da cineasti di Shanghai che segna la transizione tra due epoche annunciando i futuri sviluppi dell’industria cinematografica di Hong Kong. I film proiettati in questa rassegna provengono principal- mente dalla collezione del Centre de documentation et de recherche sur le cinéma chinois (CDCCParis) di Parigi. Intorno al 1949 vari registi e produttori di Shanghai, delusi dai na- zionalisti e cauti nei confronti dei comunisti che stavano vincendo la guerra civile, si trasferirono come molti altri intellettuali a Hong Kong, dove crearono nuove compagnie cinematografiche. Vent’anni dopo, per la mancanza di fondi molti vecchi film furono immagazzinati in semplici barac- che e si deteriorarono rapidamente a causa del clima caldo e umido. Marie Claire Kuo e altri membri di un gruppo di ricerca legato al Dipartimento di Cinese dell’Université Paris-VII iniziarono a raccogliere e a salvare queste vecchie copie. Wu Xingzai e Tong Yuejuan, due importanti produt- tori di Shanghai, donarono i primi film della collezione. Nel 1979 il CDCCParis venne riorganizzato e trasformato in un’as- sociazione culturale senza fini di lucro. Con pochi mezzi a disposizione, in tutti questi anni l’istituzione è diventata es- senzialmente la creatura di Marie Claire, che con il suo im- pegno instancabile ha messo insieme un cospicuo numero di film. Nel 2016 il dipartimento culturale dell’Ambasciata cinese a Parigi ha donato la sua collezione di film al CDCCParis, che con i suoi oltre 1200 titoli possiede oggi una delle più importanti collezioni europee di film cinesi. 

Kuo Kwan Leung 

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Old Chinese films are seldom shown and little known outside China. We must thank Cineteca di Bologna for this initiative. The choice of films was difficult. Finally it was decided to in- clude eight films made between 1941 and 1951. It was a diffi- cult period in Chinese history. Ten years of Japanese Occupation was followed by four years of civil war. Almost all the films in our series are contemporaries of Jiafeng Xuhuang (Phoney Phoenixes, 1947): the only existent copy was recently restored in Bologna. The period from 1945 to 1951 saw the rebirth of Chinese Cinema, because film production in China came to an almost complete stop during the Japanese Occupation. After the war, Shanghai regained its importance in cinema production. Despite material difficulties and unstable political conditions, most of the studios were able to reopen, and Chinese cinema entered a period of renaissance. There was a burst of creativity. Many of the so-called progressive films were made, which de- picted the sufferings of the war and difficulties of everyday life after the Japanese surrender, with a touch of neo-realism, like Italian cinema after the war. The choice of Tieshan Gongzhu (Princess Iron Fan) and Wu Jiaqi (Spoiling the Wedding Day) may seem strange. The former is due to its special status as the first feature length animation film in China. The second film, made in Hong Kong by cineastes from Shanghai, marks the transition from one epoch to another and heralds the future development of the Hong Kong film industry. The films shown in this section are mostly from the collection of the Centre de documentation et de recherche sur le cinéma chinois (CDCCParis) in Paris. Around 1949, many intellectuals, including film directors and producers, disappointed by the Na- tionalists and cautious about the Communists who were win- ning the civil war, moved from Shanghai to Hong Kong. They brought along their savoir faire and established new film com- panies. Twenty years later, for lack of money, many old films were stashed in simple sheds and quickly deteriorated in the hot, humid climate. Marie Claire Kuo and some other members of a research unit linked to the Chinese Department of the Uni- versity Paris – VII, realizing the importance of saving these old prints, started to collect them. Mr. Wu Xingzai and Mrs. Tong Yuejuan, two prominent Shanghai producers, donated the first films for this collection. Later in 1979 CDCCParis was reorganized into a non-profit cultural association. With little means, it be- came essentially Marie-Claire’s one-person show. After many years of constant effort, she has built up a considerable stock of films. In 2016 the cultural unit of the Chinese Embassy in Paris donated its collection of films to the CDCCParis. Now with more than 1200 titles, it has become one of the most important collections of Chinese films in Europe.

 Kuo Kwan Leung

 

中国老电影在中国境外鲜有展映,少人知晓。我们非常感谢此次在博洛尼亚电影节上展映的倡议。然而,挑选电影的过程经历了一些困难,最终挑选了八部在1941年到1951年期间拍摄制作的电影。

这一时期适逢日军侵华和持续四年的国共内战相继点燃战火,是中国历史上的动荡时代。入选的八部电影,几乎都是与最近在博洛尼亚修复的《假凤虚凰》(Phoney Phoexnixes,1947)拷贝孤本处于同一时期的作品。当时,日军侵华导致中国电影产业几近停滞。因此,1945-1951年这段时期也被视作中国电影的重生期。战后,上海恢复了它作为重要的电影产业中心的位置。

尽管受到客观条件的限制(物资紧缺和不稳定的政治因素等),但大多数制片公司都得以重开,中国电影由此进入了复兴期,创意和精品涌现。许多被称作“进步电影”的影片也在当时快速发展,拍摄了日本投降后战争残留的满目疮痍和百姓的苦难生活,同战后意大利电影兴起的新写实主义相类似。

此次选择的两部影片《铁扇公主》(Princess Iron Fan)和《误佳期》(Wu Jiaqi)似乎显得有些奇怪。前者是因为它作为中国第一部长篇动画的特殊地位,而后者得以入选,源于它标志着香港电影产业的过渡时期。一批来自上海的电影人作为先驱者拍摄了此片,预示了香港国语电影题材的本地化和香港产业的未来发展。

在此次电影节上展映的电影大多来自巴黎中国电影资料中心CDCC。1949年前后,包括电影导演、制片人在内的一批知识分子,由于对国民党的失望和对共产党保持谨慎态度,决定从上海移居香港,他们带来了电影制作技术并建立了新的电影公司。由于资金短缺,旧拷贝被随意堆置在简陋的资料库中,香港炎热潮湿的气候又对拷贝的保存相当不利,很多旧拷贝逐渐损坏。Marie Claire Kuo(纪可梅)和一些同属于巴黎七大中国研究小组的成员们意识到拯救这些旧拷贝的重要性,立刻开始了收集。吴性栽先生和童月娟女士,两位来自上海的杰出电影制片人捐赠了首批电影拷贝。随后,CDCC被重组为一个非营利文化组织,由于缺乏资源,所有工作基本上是由Marie Claire(纪可梅)独自承担。经过多年的不懈努力,她建立了一个具有大量拷贝的片库。2016年,中国驻法大使馆文化处又向CDCC捐赠了一批电影拷贝。目前,这个拥有超过1200部电影的片库,已在欧洲成为有关中国电影的最重要片库之一。

  

CDCC主席 郭钧亮